I colori della passione

Dal 20 al 26 aprile

Spettacoli ore 18.30

Martedì 24 aprile chiusura settimanale


Dal genio creativo e visionario di Lech Majewski

 
CON RUTGER HAUER CHARLOTTE RAMPLING MICHAEL YORK
 
Una meditazione stimolante e seducente sull’immagine e il racconto, la religione e l’arte” The New York Times 

Quante volte vi sarà capitato di rimanere folgorati davanti alla  visione di un quadro, un dipinto o un’ istallazione artistica? Milioni di volte, possiamo scommetterci. Più l’opera di fronte a noi è suggestiva, potente, più ci sentiamo catturati da questa, quasi che, per un periodo più o meno lungo, ne facessimo in qualche modo parte. Ma è un attimo: la nuda sala del museo, lo schermo del pc, la freddezza del vetro a protezione della tela, ci respingono dall’altra parte, fuori dall’opera che amiamo, ma che, inesorabilmente, ci lascia ai margini della sua esperienza. Il cinema, come tutte le altre arti, è da sempre alla ricerca del superamento dei nostri confini: il movimento, il colore, la parola, fino alla terza dimensione, non sono altro il frutto di questa ricerca spasmodica: il raggiungimento dell’esperienza audiovisiva a 360°.

Cinema ed arte vanno a passeggio da sempre, ed è capitato innumerevoli volte che registi, rapiti da quadri ed opere pittoriche, decidessero di tentare questa fusione: basti pensare alle opere di Pier Paolo Pasolini, Jean-luc Godard, Derek Jarman, Peter Greenaway e molti altri. L’avvento dell’era digitale non ha fatto altro che rendere ancora più appetibile questa sfida, ed è da qui che prende il via l’incredibile esperienza visiva dell’ultimo lavoro dell’artista Lech Majewski “I colori della Passione – The Mill & The Cross”.

Già presentato con successo al Sundance Film Festival 2011, al 40th International Film Festival Rotteerdam, e premiato in molti festival internazionali, “I colori della Passione – The Mill & The Cross” sarà finalmente distribuito nelle sale italiane dal 30 Marzo a cura di CG. Avrete così la possibilità, unica ed irripetibile, di sperimentare un vero e proprio viaggio all’interno di un’opera d’arte, di saltare aldilà del margine della tela, di scardinare la cornice: e l’opera d’arte in questione è “La salita al calvario” del più grande pittore fiammingo, il maestro Pieter Bruegel il Vecchio.

Dentro la Storia

La salita al Calvario (1564) di Pieter Bruegel riproduce la Passione di Cristo ambientando la scena nelle Fiandre del XVI secolo, sconvolte dalla brutale occupazione spagnola. Siamo dentro il quadro, e siamo, allo stesso tempo, in compagnia del pittore: è lui, infatti (interpretato daRutger Hauer) a raccontarci quello che sta prendendo forma sullo schermo.  Il maestro è intento a catturare frammenti di vita di una dozzina di personaggi, come se fossero le trame di un unica, grande ragnatela:  la famiglia di un mugnaio, due giovani amanti, un viandante, un’eretica, la gente del villaggio e i minacciosi cavalieri dell’Inquisizione spagnola. Le storie disperate di questi uomini e di queste donne, costretti ad affrontare la sanguinosa repressione in corso, si sviluppano e si intrecciano sullo sfondo di un paesaggio suggestivo e surreale popolato da oltre cinquecento figure. Tra di loro, oltre al pittore, ci sono l’amico e collezionista d’arte, Nicholas Jonghelinck (Michael York), e la Vergine Maria, interpretata dalla fantastica Charlotte Rampling.

Dentro il Quadro

Con I colori della passione – The Mill and The Cross, il regista Lech Majewski rivoluziona il modo di rappresentare l’arte attraverso il cinemaintroducendo un nuovo metodo pionieristico che permette di “entrare” in un dipinto e di creare una narrazione basata sulle figure ritratte nel quadro, interpretate da attori in carne e ossa. Per la sua complessità tecnica il film ha richiesto ben tre anni di realizzazione, un paziente impegno tecnico e immaginativo, attraverso il ricorso alle più innovative tecnologie di computer grafica e 3D.

Il metodo di Majewski  consiste nel combinare diversi materiali: le riprese dei vari attori di fronte ad un “blue screen” con la successiva integrazione di vari fondali, e cioè le  riprese effettuate in Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Nuova Zelanda in paesaggi accuratamente scelti, che ricordano quelli dei dipinti di Bruegel, e un grande fondale 2D che riproduce il quadro di Bruegel, dipinto su tela dallo stesso Majewski.

L’incontro tra presente e passato, pittura e digital tecnology, ha così dato vita a un enorme arazzo digitale nel quale svariati livelli di prospettiva, multiformi fenomeni atmosferici e una moltitudine di persone rendono lo spettatore partecipe di una spettacolare esperienza estetica.

Dentro l’Opera. La filmografia di Lech Majewski

Per Lech Majewski l’adattamento a film del romanzo “The Mill and The Cross” del critico d’arte e scrittoreMichael Francis Gibson di inseriva perfettamente nel percorso artistico da lui iniziato anni prima nel campo della pittura e della poesia, e proseguito in seguito con la realizzazione di film di grande rilevanza artistica. Tra questi ricordiamo: Basquiat (1996)film ispirato alla vita dell’artista Jean-Michel Basquiat, che lo vede impegnato come sceneggiatore, al fianco del regista Julian Schnabel; The Garden of Earthly Delights(2004)salutato come un capolavoro da Sight & Sound e vincitore del Grand Prix al Festival Internazionale del Film di Roma, nel quale il famoso dipinto di Bosch, il Giardino delle delizie, è al contempo surreale quinta teatrale e fonte di visionaria ispirazione; senza dimenticare i suoi originali lavori di videoarte esposti in prestigiosi sedi museali, come per esempio il Museum of Modern Art di New York e la Biennale di Venezia.

 

I COLORI DELLA PASSIONE – THE MILL & THE CROSS (Angelus Silesius, 2010)

sceneggiatore/regista/produttore/direttore della fotografia/montatore/musiche originali

GLASS LIPS (Angelus Silesius, 2007) sceneggiatore/regista/produttore/ direttore della

fotografia/montatore/musiche originali

THE GARDEN OF EARTHLY DELIGHTS (Mestiere Cinema – Metaphysics Ltd, 2004)

sceneggiatore/regista/produttore/direttore della fotografia/montatore/musiche originali

ANGELUS (Filmcontract, 2000) sceneggiatore/regista/scenografo/musiche originali/montatore

WOJACZEK (Filmcontract, 1999) sceneggiatore/regista/montatore

BASQUIAT (Miramax, 1996) sceneggiatore/produttore

GOSPEL ACCORDING TO HARRY (Propaganda Films, 1992) sceneggiatore/regista/produttore

PRISONER OF RIO (Columbia TriStar, 1988) sceneggiatore/regista/produttore

FLIGHT OF THE SPRUCE GOOSE (SGF – USA, 1986) sceneggiatore/regista/produttore

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